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Inno ad Arimane - I giganti del pensiero e "noi": come il femminismo fece diventare Leopardi subcultura.
Una poesia abbozzata da Leopardi in quel di Napoli, uno scritto che appare come una sorta di celebrazione di una religione blackpill, dominata da un principio maligno, da un dio malvagio.
Re delle cose, autor del mondo, arcana
Malvagità, sommo potere e somma
Intelligenza, eterno
Dator de’ mali e reggitor del moto,
io non so se questo ti faccia felice, ma mira e godi, contemplando eterno...
Natura è come
un bambino che disfa subito il fatto.
Vecchiezza.
Noia o passioni piene di dolore e disperazione: amore.
Te con diversi nomi il volgo appella Fato, Natura e Dio.
Ma tu sei Arimane.
Taccio le tempeste, le pesti, tuoi doni, che altro non sai donare.
Tu dai gli ardori e i ghiacci e il mondo delira cercando nuovi ordini e leggi e spera perfezione.
Ma l’opra tua rimane immutabile, perché natura dell’uomo sempre regneranno l’ardimento e l’inganno, e la sincerità e la modestia resteranno indietro, e la fortuna sarà nemica al valore, e il merito non sarà buono a farsi largo, e il giusto e il debole sarà oppresso.
Vivi, Arimane e trionfi, e sempre trionferai.
Invidia dagli antichi attribuita agli dèi verso gli uomini.
Perché, dio del male, hai tu posto nella vita qualche apparenza di piacere? L’amore? Per travagliarci col desiderio, col confronto degli altri e del tempo nostro passato?
Io non so se tu ami le lodi o le bestemmie. Tua lode sarà il pianto, testimone del nostro patire. Pianto da me per certo tu non avrai: ben mille volte dal mio labbro il tuo nome maledetto sarà.
Ma io non mi rassegnerò.
Se mai grazia fu chiesta ad Arimane concedimi ch’io non passi il settimo lustro.
Io sono stato, vivendo, il tuo maggior predicatore, l’apostolo della tua religione. Ricompensami. Non ti chiedo nessuno di quelli che il mondo chiama beni: ti chiedo quello che è creduto il massimo de’ mali, la morte (non ti chiedo ricchezze, non amore, sola causa degna di vivere). Non posso, non posso più della vita -
.Allora per come sono fatta io fisicamente (spalle grandi, pelosa, ossatura consistente... poi si dice che i maschi della mia famiglia abbiano anche tanti centimenti ecc) uomo così anche la calvizie che mi affligge non sarebbe poi tutto questo problema come lo è ora.
Se potessi scegliere, visto che non soffro di disturbi di identità di genere, mi basterebbe essere una ragazza guardabile con tanti capelli.
Questo solo per quanto riguarda la questione prettamente estetica.
Ricorda che un ragazzo possiamo trovartelo noi, sempre. -
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Come ha sottolineato un altro utente, questa domanda può dar luogo a dei fraintendimenti.
Potrebbe essere intesa come una rinnegazione del maschile (qualora si scelga di nascere donna).
E magari è questo che l'autore intendeva chiedere.
Oppure, può essere intesa come un'affermazione su quale condizione si reputi più vantaggiosa, nella sua globalità.
Io non rinnego il valore maschile, ma, coerentemente a una delle ragioni delle questioni maschili, ritengo che le donne abbiano una qualità della vita più alta. -
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Mah, io tutta questa differenza non la vedo.
Se è brutto lui... -
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Alle donne disabili non basta ficcare, ma vogliono anche essere tenute su un palmo.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbi...545084319090711 -
.Trovo la cosa interessante
Myri da Myricae, nome di una raccolta di poesie "semplici" e campestri di Pascoli, ma mi baso sul significato originale di Virgilio nella quarta bucolica, la Tamerice, piccolo e semplice arbusto del sottobosco.
La Tamerice sembra avere tutte le caratteristiche per essere un incel dal micropene. -
.diciamo che la bambola la paghi insieme una volta sola,però non la puoi presentare a nessuno,non ti aiuta con le faccende di casa,non si prende cura della tua casa,figli,animali fomestici,non ci puoi chiacchierare,non hai il calore e morbidezza della pelle umana depilata col relativo peso reale,non
Handicappato, un uomo brutto e senza particolari soldi o status, secondo te trova una bella figa che gli faccia anche da colf/badante?
Sei proprio un ritardato (scusami, non è colpa tua). -
.Non saprei manco io, forse hai ragione, ci stava TROPPA violenza, che avrebbe ucciso qualsiasi tipo di messaggio di fondo.
Aggiungo anche quello alla lista ahaha
Per gli Occhi senza volto, mi è piaciuto, un po' lento, ma parecchio originale ed intrigante.
Mi aspettavo un finale diverso, mi sembra quasi fatto di fretta ahah, ma vabbè, siamo anche nel '60, c'era da aspettarselo, ma non male, tuttosommato.
Contento che tu abbia apprezzato.
A me piacciono molte cose di questo film.
La depressione della ragazza senza volto, il suo muoversi sul rasoio tra la vita e la morte, il suo essere così eterea.
L'ostinazione del padre, la compiacenza del personaggio interpretato da Alida Valli, mossa dall'amore verso il padre e verso la ragazza (che sente come una figlia), compiacenza che la porta a commettere atti terribili.
Rispetto agli horror contemporanei ha una venatura drammatica che appartiene ai classici letterari del gotico. -
.277 euro ...ci farei un pensierino... non sono molto diverse la troie a pagamento...dato che alcune sono più fredde e immobili delle bambole, con la differenza che si risparmiano una montagna di soldi
Per questo prezzo sarà una cagata.
Magari sarà 80 cm o giù di lì.
Le sex doll fatte bene costano dai 600 euro a salire.
Sui 1500 credo quelle realizzate meglio.
Comunque è uno sbattimento.
Vanno pulite in una certa maniera e necessitano di una manutenzione non da poco, che secondo me, su un oggetto così, psicologicamente è abbastanza pesante.
Una cosa è passare giornate intere a smontare o verniciare una motocicletta o oggetti simili, che quando hai finito ti procurano soddisfazione, una cosa sono (saranno) le sensazioni che ti attraversano mentre lo fai su una bambola sessuale.
Edited by Deusfur - 22/8/2021, 03:41 -
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Purtroppo dal cell si legge male, leggerò meglio dal PC.
A parti invertite sarebbe una notizia da telegiornale e approfondimenti pomeridiani. -
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Di prese per il culo, tante.
Per via soprattutto di una magrezza estrema durante l'adolescenza, tratti femminili (situazione esaltata dal fatto di portare i capelli lunghi) e bassa statura.
Gay, femminuccia, etc.
Comunque,la mia amarezza esistenziale non è tanto per questo, ma per il fatto che, per una serie di motivi, la mia vita è andata a puttane e dal punto di vista professionale non sono riuscito a riscattarmi come avrei voluto.
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