condivido quello che hanno scritot Ripudiato e Rosalinda e aggiungo che, basandomi su alcune cose che hai scritto, mi sembra che lui abbia un pochino espresso una certa istanza di manipolazione/ambiguità. Lo dico perché mi sembra che più volte hai scritto che lui non ti dava una risposta chiara, ma che era ambiguo rispetto all'esito di qualcosa che sapeva per te essere importante. Magari mi sbaglio, ma ho avuto questa impressione.
Per atmosfere più verso il fantasy-grottesco anche Guillermo del Toro può essere interessante: anche se non sono presenti ritmo e tensione tipici del genere orrorifico ritengo i suoi film un valido compromesso se si vuole avere una buona trama e si apprezza un fantasy più cupo.
ne ho visti un paio e mi sono piaciuti molto. Tra l'altro si rifà a degli horror degli anni 70 del cinema spagnolo, di cui peraltro non ricordo i titoli (non ne vedo più da moltissimi anni). Il termine "horror" in fin dei conti fa riferimento ad opere che sono diversissme tra di loro; a volte per "horror" si intendono dei film che sono tratti dai classici della lettaratura gotica, come quelli della Universal o della Hammer (senza considerare le prime trasposizioni ad opera dell'espressionismo tedesco). Nel tempo questo nome è stato impiegato per film che erano diversissimi tra di loro; in alcuni casi si faceva riferimento al girato, quindi abbiamo film come Profondo Rosso o Phenomena che vengono classificati come horror per il loro stile, ma dove in realtà non c'è una creatura con poteri sovrannaturali come antagonista (in Phenomena anzi è la protagonista ad averli); in altri ad alcune elementi del soggetto (anche se poi sono dei film d'azione o al contrario lentissimi o quasi surreali). Lo stesso elemento fiabesco presente in molte opere è una chiave di lettura del genere.
io ho un impianto simile ma c'è un abisso sia rispetto a quelli di alta fedeltà (e vabbè), ma anche rispetto al vecchio Philips che avevo degli anni 80. Comunque, come hai fatto a ottenerlo gratis?
Sì, lei e la responsabile di Mantenimento Diretto. Ci sono anche altre cose, a tempo debito le dirò. E sarà una bomba (è coinvolta una paladina contro ìl femminicidio).
Mi sono ricordato questo qui, Haunting; ecco, francamente per me un film così è inguardabile, è proprio una estetica di film horror che non ha niente a che vedere con quelle che piacciono a me. Barbara Steele vs quella che hai citato tu. Non c'è proprio storia. https://it.wikipedia.org/wiki/La_cripta_e_l%27incubo (questo ad esempio è un piccolo gioellino diretto da un regista che ha diretto tantissimi film di Totò; eppure...
l Lsciami Entrare (voto: 8) o Intervista col Vampiro (voto 7,5), diciamo che è un 6,5. Ma tecnicamente è un capolavoro, è fatto interamente con effetti speciali derivati da quelli inizio del XX secolo, agli albori del cinema, e infatti è come fosse un film senza tempo. Alle volte contano anche questi aspetti che sarebbero altrimenti secondari.
in che senso? Potresti fare qualche esempio? Lasciami entrare è un bel film, originale; ma non è propriamente un horror. Poi buh, questi voti e giudizi che stai dando per me sono sballati. Però io vengo proprio dall'horror degli anni 60 e 70, Bava, Freda, Jess Franco (che ha fatto anche lui un Dracula, bellissimo, altro che quello di Coppola). Poi registi poco conosciuti come Leopoldo Savona (Byleth (il demone dell'incesto), Cavallone (Spell), Aristide Massaccesi. Quelli della Hammer guardati che bambino che, pur nei loro limiti, ci sono affezionato (così come ad alcuni della Universal). Essendo legato sopratutto a quel tipo di cinema (outsiders non solo italiani, ma anche spagnoli) è difficile che possa reputare anche solo credibili gli horror di Hollywood. Quelli più interessanti che ho visto negli ultimi anni sono il Labirinto del Fauno e qualcun altro dello stesso regista.
