Il Forum degli Incel

Posts written by Bruttino

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    QUOTE (Fla_wia @ 22/7/2020, 18:26) 
    Buongiorno a tutti, mi presento.

    Sono Flavia, una studentessa di Psicologia Clinica.
    Sto portando avanti una ricerca sul celibato involontario per la mia tesi di laurea magistrale, in quanto lo ritengo un fenomeno importante e interessante, soprattutto dal punto di vista relazionale. A mio parere, la questione mediatica che sta attorniando il discorso Incel e Redpill è solo una parte di una più grande problematica che vi sta alla base.

    La tesi consiste in un'analisi esplorativa del fenomeno a cui pensavo di allegare un paio di interviste libere da sottoporre ai diretti interessati. Le interviste hanno lo scopo di analizzare proprio i vissuti esperienziali di chi vive questo tipo di condizione.
    Quello che ho in mente è una sorta di colloquio, una chiacchierata, senza domande fisse e preimpostate. Pensavo di attuarla in via telematica tramite l'uso della messaggistica istantanea (come Skype o Messenger di Facebook).
    Allegato al tutto vi saranno ovviamente i documenti del caso, quindi informativa privacy e consenso informato, da leggere e firmare.

    Se qualcuno è interessato può farmi sapere mandandomi un messaggio privato qui sul forum.

    Grazie in anticipo,

    Flavia

    Ma sarà uno studio statistico?
    Ti consiglio di farlo anche per quanto riguarda il sesso occasionale.
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    Ho trovato il tuo diario molto più interessanti di molti altri.

    Spero che coltiverai la tua passione per la scrittura. Considera che nessuno ti costringe a realizzare il sogno di diventare uno scrittore nel breve periodo. Se ho capito bene hai 26 anni. E se a 36, dopo aver fatto varie esperienze con nuovi libri, affinando le conoscenze che senti di non avere attualmente, ecc., iniziassi ad ottenere qualche risultato?
    Allora saresti, tutto sommato, ancora giovane e all'ingresso di una carriera che hai sempre sognato. Magari non ti ci vogliono nemmeno 10 anni. Visto che hai pure un lavoro piuttosto stabile, non si capisce cosa potrebbe frenarti, se hai davvero la passione di scrivere. Forse non hai abbastanza tempo libero?
    Poi per carità, uno può cambiare passioni, sogni ed aspettative nel tempo.
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    Porno col visore, bambole, IA stile femminile. Questo il futuro. Nel frattempo dichiararsi gay, dichiarare di sentirsi donna, come dice Deus..

    Alle donne non piace scopare, forse neanche tanto coi belli, visto che anche loro (i belli, e i ricchi) saranno in pericolo con una legge del genere. Ma anche senza quella legge un bello o ricco che si sposa può essere rovinato.

    Può sembrare uno scherzo ma non lo è. L'uomo in futuro andrà coi robot e porno 3d. A meno che non sia vero che la nostra voglia di copulare è un effetto della cultura del patriarcato, che sparirà una volta sparita l'ideologia maschilista. Anche Crepaldi ha sostenuto che l'uomo sfigato soffre perché la società gli suggerisce che non dovrebbe essere sfigato; quindi non è che soffre perché, semplicemente, non scopa e ne ha fisiologicamente bisogno. In questa prospettiva teorica, come a volte avrete sentito dire, l'incel è un sottoprodotto del passaggio dal patriarcato al femminismo, un incidente di percorso necessario che si estinguerà in futuro, dove gli uomini non scoperanno con le donne o lo faranno poco, ma gli starà bene così. Molti saranno anche gay e potranno scopare con altri uomini.
    Per quanto riguarda affetto e "amore" ci saranno amiche ed amici a compensare.

    Edited by Bruttino - 29/6/2020, 15:14
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    QUOTE (Deusfur @ 19/5/2020, 18:58) 
    QUOTE (Bruttino @ 19/5/2020, 18:54) 
    Si l'ho letto l'articolo. Due volte.
    Diciamo che la mia opinione e quella dello scrittore sono simili. Ma non userei mai come esempio di quello che voglio dire, il video di Crepaldi sul servizio delle iene. Lì ha detto una cosa precisa e secca che non mi sembra criticabile.
    Che in generale si caghi sotto di spingere sul fronte maschile concordo.

    Non ti ho chiesto se lo hai letto in tono di sfottò!
    Ma proprio tu e Stasi sostenete esattamente la stessa cosa (solo che lui giustamente ha scritto un lungo articolo e argomenta) mi era venuto il dubbio che avessi dato un'occhiata veloce, magari solo sulla prima parte o al titolo.
    Il problema non è assolutamente l'ultimo video, lo prende come esempio e poi spiega tutto.

    E non tutto quello che si vede è quello che è ;)

    Si tranquillo. Anzi mi hai comunque fatto notare, in ragione, che io e lo scrittore dell'articolo non abbiamo un'idea così diversa.

    Voglio però sottolineare un'altra cosa, anche in commento al PM che mi hai appena mandato:

    Secondo me Crepaldi utilizza un singolo argomento molto forte, per giustificare il suo "moderatismo". Ad alcuni che sono abituati ad argomentare e ragionare un po' di pancia, potrebbe sembrare stupido, ma per me non lo è.

    L'argomento è questo: <<non è possibile valutare chi vive meglio o peggio tra uomini e donne. Perché i problemi dei due generi sono tanto diversi da risultare incomparabili.>>
    Se ti ricordi bene io ho spesso criticato argomenti molto simili a questo, di solito quando si parlava delle brutte che soffrirebbero in quanto non hanno chad. E' un tipo di discorso che viene applicato anche quando si commenta la tristezza di alcuni ricchi. Si dice "quando sei ricco vuoi sempre di più e alla fine sei sempre triste". La mia ribattuta è che per quanto possa sembrare sensato, questo discorso va tenuto al giunzaglio, perché normalmente reputiamo come vere anche affermazioni di tipo opposto, finendo in contraddizione. La verità probabilmente è un po' nel mezzo e va quindi ricercata con attenzione.
    Per esempio non diremmo mai che un tizio che ha vissuto tutta la vita torturato in una cella, non si può dire che viva peggio di un borghese medio e libero, con la storiella della relatività della felicità. Sappiamo anche che diritti fondamentali ed altre cose del genere sono stati indetti proprio per garantire un certo livello di benessere. In altre parole non è così semplice liquidare il discorso della "comparazione della felicità", come vorrebbe Crepoaldi.
    Ma lui la butta sempre lì quando gli dici di spingere un po' più per noi. Dirà che siamo esagerati, che pensiamo di essere tanto svantaggianti perché abbiamo i para occhi. Dirà, ripeto, che è impossibile stimare chi stia peggio tra uomini e donne, chi è sotto attacco e chi è l'aggressore.
    Poi gli hikikomori son tutti maschi, i suicidi sono molto più maschili, morti di corona virus molti più uomini, lauret più donne, senza tetto più uomini, pagare per sesso solo uomoni, ecc. ,ecc. ecc.
    Ma tanto, la felicità è relativa no? Anche i ricchi sono tristi.

    Mi ricordo anche, tempo fa, di come cercava di spiegarsi che gli hikikomori son quasi tutti uomini. Lì mi sembrava fosse un po' lento di mente francamente.. perché faceva dei giro tondi pazzeschi, sembrava non riuscirsi nemmeno ad auto-convincere di quello che diceva. Lui ha sostenuto che gli hikikomori donna probabilmente esistevano ma non si sapeva, non si facevano vive (questo è legato alla sottostima che ha dei problemi maschili, pensando siano equiparabili a quelli femminili)...
    Vi rendete conto? Per uno specializzato in quel tema mi sembra un po' strano.. certo si può migliore, almeno spero..

    Edited by Bruttino - 19/5/2020, 19:24
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    QUOTE (Deusfur @ 19/5/2020, 18:44) 
    QUOTE (Bruttino @ 19/5/2020, 18:31) 
    Comunque ho sentito tantissime ragazze e donne, parlare, come nulla fosse, di come farla pagare ai propri ex, fargli del male psicologico o fisico o per rovinarli a livello sociale.

    Non ho mai sentito altrettanto da parte dei ragazzi. Nonostante io abbia molti più amici uomini che donne.

    Ad ogni modo non ho capito perché la gente se l'è presa tanto con Crepaldi per sto video. L'ho visto. Sostanzialmente dice solo di stare attenti a non generalizzare. Cioè che se una donna è violenta non vuol dire che lo siano tutte.

    Fra le varie cappellate di Crepaldi non mi pare la peggiore. Ma forse ho ascoltato male il suo video e dice qualcos'altro che non va bene..
    Che sottovaluti i problemi maschili, nonostante li studi, mi era sempre stato chiaro.

    Hai letto l'articolo?
    Afferma esattamente quello che hai scritto tu.
    Nella fattispecie, esprime una opinione sul contenuto dei video di Crepaldi, non condividendo alcune sue posizioni (che vengono valutate come ambiguità).
    Allo stesso modo in cui Crepaldi, esprimendo un suo pieno diritto, afferma di voler prendere le distanze da questo o quello o di pensare questo o quello.

    Si l'ho letto l'articolo. Due volte.
    Diciamo che la mia opinione e quella dello scrittore sono simili. Ma non userei mai come esempio di quello che voglio dire, il video di Crepaldi sul servizio delle iene. Lì ha detto una cosa precisa e secca che non mi sembra criticabile.
    Che in generale si caghi sotto di spingere sul fronte maschile concordo.
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    Comunque ho sentito tantissime ragazze e donne, parlare, come nulla fosse, di come farla pagare ai propri ex, fargli del male psicologico o fisico o per rovinarli a livello sociale.

    Non ho mai sentito altrettanto da parte dei ragazzi. Nonostante io abbia molti più amici uomini che donne.

    Ad ogni modo non ho capito perché la gente se l'è presa tanto con Crepaldi per sto video. L'ho visto. Sostanzialmente dice solo di stare attenti a non generalizzare. Cioè che se una donna è violenta non vuol dire che lo siano tutte.

    Fra le varie cappellate di Crepaldi non mi pare la peggiore. Ma forse ho ascoltato male il suo video e dice qualcos'altro che non va bene..
    Che sottovaluti i problemi maschili, nonostante li studi, mi era sempre stato chiaro. E secondo me è una mancanza di rispetto nei confronti dei suoi pazienti.
    Non si rende conto di quanto la mancanza di affetto possa distruggere un essere umano, e quanto questa mancanza più molte altre fregature, siano problemi più che altro maschili. Vi dirà sempre che non si può dire chi se la passa meglio tra uomini e donne. Eppure sa bene chi sono hikikomori, che i suicidi maschili sono molto superiori a quelli femminili, ecc.
    Certo la cosa è abbastanza ambigua da riuscire a barcamenarsi nell'ambiguità.

    Edited by Bruttino - 19/5/2020, 19:00
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    Come ha accennato qualcun'altro, sarebbe interessante avere un qualche tipo di prova che queste cose siano state dette davvero.
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    Mi sono informato ancora poco in merito. Ma non mi pare sia saltato fuori nulla che riguardi la biologia della donne e dell'uomo, a riguardo.

    Ho pensato che è possibile, e sottolineo solo possibile, che semplicemente le donne abbiano un corpo generalmente meno spossato, per lo stile di vita di cui godono. Svolgono lavori dove si più mantenere -o si mantiene- migliore igiene e sicurezza. Ma anche il migliore stato psicologico potrebbe contribuire in modo diretto o indiretto..
    Ho letto che l'immunodepressione può essere causata dall'assenza della milza (capita spesso un uomo la perda, a causa dall'aver fatto un grande sforzo), o dall'AIDS (essere costretti ad andare a puttane non aiuta).

    Senza stare a dire tutte le possibilità, semplicemente mi chiedevo se la mortalità maschile in questo frangente non sia, almeno in parte, lo specchio dei suoi svantaggi sociali. E cosa ne pensate.

    (Mi sa che ho sbagliato sezione, spostate se volete, ma non nell'area blu, magari in "una vita da brutto")
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    Esistono anche degli argomenti per spiegare che è necessario un inizio senza storia, cioè per smontare l'argomento secondo cui si può pensare che la materia sia sempre esistita senza necessitare di Dio.

    Uno di questi argomenti riprende semplicemente la dimostrazione del "motore immobile" di Aristotele.

    Voglio puntualizzare che non sono credente e che se dovessi scommettere, scommetterei sull'inesistenza di Dio. Sto commentando giusto per il gusto di ampliare la discussione. E perché la teologia medievale la trovo un sacco divertente, con tutti questi argomenti. E' stata anche molto importante per lo sviluppo della logica matematica contemporanea. In realtà i teologi usavano la logica formale-proposizionale di Aristotele, anche se era poco potente rispetto a quella di oggi (più matematizzata), è stato un passaggio storico obbligato diciamo.
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    Ciao, benvenuto.

    Anche a me ha colpito molto il rigore matematico col quale si verificano i rapporti sentimentali.

    Poiché studio i modelli della mente mi è parso di comprendere anche troppo questa dipendenza dai numeri e dalla fisicità. La cosa mi ha fato rabbrividire.

    Esempi semplici di ciò di cui sto parlando sarebbero l'altezza, la lunghezza del pene, il conto in banca, ecc.
    Sono dati facilmente oggettivabili su cui la mente delle donne si basa per selezionare il partner. Se non hai certe caratteristiche (alla faccia del carattere che è molto più sfuggente da definire chiaramente e da vedere), si può constatare che sei parecchio svantaggiato; ed esattamente in proporzione alle tue "mancanze".

    Se l'amore è questo, francamente non sono nemmeno sicuro di volerlo. Tipo l'idea di fare del sesso con le prostitute, invece di sbattersi per una "relazione free", non mi sembra così assurda.
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    Godel ha dimostrato l'esistenza di Dio. Riprendendo un tipo di prova ontologica, che ha però formalizzato, risalente alla teologia medioevale. Insomma ha formalizzato l'argomento di Sant'Anselmo di Aosta, che è pure molto divertente da leggere.
    Forse il prete con cui ti eri confrontato voleva riferirsi a questo più che ai teoremi limitativi.

    Ovviamente c'è il trucco, nel senso che "Dio" viene definito in un certo modo, ed anche si assume che esista una scala delle proprietà degli oggetti, una scala che porta da quelle positive (o migliori) a quelle negative (o peggiori); e Dio avrebbe solo proprietà positive.

    Ora questa dimostrazione non dovrebbe inficiare il tuo discorso nel complesso, anche se si accettassero gli assiomi.
    L'unica cosa che mi viene in mentre di interessante è che molti ritengono esistere azioni migliori o peggiori, in senso etico sostanzialmente assoluto (ma mi sa ci sono altri assiomi discutibili nell'argomento, non lo ricordo bene). Se questa idea fosse vera, allora le definizioni di Godel potrebbero risultare meno stupide di quanto sembri e il complesso della sua dimostrazione reggere. Esisterebbe un'entità perfetta, che ha tutte le proprietà positive e in modo migliore di tutte le altre: Dio.
    Chi ci dice che non potrebbe anche essersi fatto uomo, per dialogare con noi? XD

    Bo, vabbé io sono agnostico, ma più che altro perché non mi interessa nemmeno ragionarci così tanto su ste cose. Non mi frega di rimanere in dubbio o escludere totalmente.
    In ogni caso le istituzioni ecclesiastiche fanno cagare e non vedo il motivo per cui un Dio, seppur esistesse, dovrebbe farsi pregare e cose così. Le religioni fanno abbastanza schifo proprio nel complesso, non c'è neanche bisogno di scervellarsi per negare o dimostrare che è esistito un inizio senza passato, l'Uno o qualche ente "perfetto (che molto probabilmente non ha senso come concetto).
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    Non so. Gli studi di Kohlberg potrebbero rilevarsi interessanti, se ben fatti. Io non lo conoscevo.

    Ho sempre dubbi sul fatto che certi comportamenti siano portati dalla biologia.
    Personalmente, se dovessi scommettere, direi che la biologia della donna ha portato la società ad impostarsi in un modo che poi la influenza psicologicamente.
    Una sorta di mix tra biologia e cultura, che però lascia la possibilità di trasformazione, senza intervenire sul DNA..

    Per esempio, che Kohlberg abbia rilevato certi comportamenti delle donne, tipo infantili, potrebbe dipendere dal fatto che ai suoi tempi quelle, generalmente, stavano a casa coi bambini..
    Magari adesso sarebbe più facile incontrare donne con quel tipo di pensiero più critico e mosso da riflessioni personali, che se ho capito bene riguarderebbe il sesto stadio descritto da Kohlberg.

    Ma questo non saprei se è un bene. Perché l'immagine del mondo, della natura stessa, che possiamo formarci oggi, soprattutto quando abbiamo tutti gli strumenti per formarcela, secondo me non porta al "bene" vecchio stile, ma al cieco individualismo.
    Infatti alle donne non frega un cazzo di noi, e manco a molti altri. Ognuno guarda al proprio orticello e come fai a dimostrare che non si dovrebbe?
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    QUOTE (Biodom 2 la vendetta @ 25/4/2020, 16:33) 
    Mah guarda bruttino, non vedo questo svantaggio nell'esempio del muratore, francamente, anzi uno svantaggio maschile, come al solito. Pensa ad una ditta edile, a cui serve un impiegato in ufficio e un muratore. Si presentano M e F, tutti e due diplomati, tutti e due ovviamente vorrebbero entrare in ufficio più che spaccarsi il culo a caricare calderine. F essendo F viene ritenuta non idonea al lavoro fisico e presa in ufficio, M che magari è più bravo, siccome ha un cazzo tra le gambe è ritenuto più adatto a sopportare il lavoro fisico e finisce col mattone sulle spalle. Quale sesso è stato discriminato, in quanto tale?

    Ma infatti non volevo dire che sul lavoro siamo avvantaggiati. Ho fatto degli esempi per spiegare che ci sono differenze e stereotipi di genere, sia per l'uomo che per la donna.
    Non voglio dire che la donna è svantaggiata sul lavoro, anzi, ho anche portato come esempio che si potrebbe affermare "le donne guadagnano generalmente di meno ma fanno lavori generalmente meno rischiosi" (e si potrebbe aggiungere "meno usuranti, ecc., ecc.").

    Ho voluto parlare dell'altro tipo di gap economico (quello del 40%) per permettere un quadro di insieme più ampio. E non sono nemmeno sicurissimo che esista. E' possibile che sia riportato nel libro che stava leggendo Deusfur perché l'ho sentito citato solo da cmdrp (la youtuber nazifemminista) che riportava anche esattamente i dati che ci ha mostrato Deusfur. Immagino dunque abbiano usato la stessa fonte, ma se non è così non posso escludere che cmdrp abbia inventato la cosa o tratta da qualche articolo fazioso e/o di disinformazione.
    Ho ascoltato cmdrp perché volevo conoscere la narrazione femminista di questo gap, in modo da prepararmi al peggio, non certo perché sia in linea con le sue idee o perché mi sia simpatica. Questo sia chiaro.

    Se Deusfur non mi confermerà che quel dato di cui è ho parlato si trova in quel libro, cercherò di trovare da me la fonte da cui proverrebbe. Questo non toglie però le testimonianze di ragazze che mi hanno detto essere state liquidate su certi lavori in quanto donne. In modo molti simile però a quanto accade agli uomini che non vengono messi facilmente alla cassa o a fare il segretario, ecc.
    Quando le tipe mi hanno riferito dei loro problemi lavorativi non hanno mai fatto attenzione al lato maschile della medaglia; riportavano le loro esperienze come incredibilmente discriminatorie e svantaggiose rispetto alla condizione maschile. Cosa che, appunto, può essere messa molto in discussione. Basterebbe citare che almeno il 70% dei morti sul lavoro sono uomini, ecc., ecc.
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    I dati che hai riportato riguardano il dislivello di salario rispetto alla stessa mansione ed ore di lavoro.

    Per quanto riguarda l'Italia infatti le donne si accollano sull'altro dato, quello che non confronta lo stesso lavoro ed orari ma che guarda semplicemente i soldi in tasca. Lì non siamo messi così bene, la donna guadagna 40% in meno dell'uomo, ma appunto solo perché lavora meno dell'uomo e ricopre incarichi di minor importanza.

    Forse la cosa più importante è che, apparentemente, la discriminazione in senso più stretto è bassa, come dicevi gira intorno al 5%. Se un lavoro lo possono fare uomini e donne i due, sostanzialmente, vengono trattati come pari.
    Ma ho sentito ragazze raccontare di come siano state osteggiate a ricoprire certi incarichi lavorativi proprio con la scusa del "non è un lavoro per donne". A quel punto, come donna, ti ritrovi a fare un lavoro di tipo diverso, magari meno retribuito, secondo un tipo di discriminazione che può essere vista solo all'interno dell'altro valore, quello del 40%; perché non ti fanno proprio accedere a quei lavori, ottenuti i quali, poi non saresti discriminata.

    Qui si entra, credo, in un discorso più spinoso, perché come una donna non la metteresti a fare il muratore, è possibile che non la metteresti a fare il dirigente di un'azienda, o capo-reparto. Forse la femminilità porta con sé modi di fare e di essere che non si addicono a certi ruoli. Dacché certi stereotipi sarebbero giustificati, anche se meno evidenti, per esempio, di quello che ci fa immaginare il muratore sempre uomo.

    Ad ogni modo è facile trovare il simmetrico svantaggio maschile quando si parla di qualche stereotipo di genere femminile (ad es: le donne guadagnano generalmente di meno, ma fanno generalmente lavori meno pericolosi). La cosa odiosa del femminismo attuale è che oscura gli stereotipi maschili o fa passare il messaggio che svantaggiosi siano solo quelli femminili, o addirittura che siano gli uomini a generarli e diffonderli.
    Mentre, invero, è ormai l'uomo quello che subisce le discriminazioni più pesanti, soprattutto senza che ce se ne renda conto (tutti conoscono solo gli stereotipi femminili) e che non ha strumenti per difendersi, e che vive mediamente peggio.
218 replies since 7/7/2018
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