Il Forum degli Incel

Posts written by C A B

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    Io ero molto timido in passato, cerco di farmela passare
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    Mi sembra logico che abbiano detto no ai comunisti, hanno come unico rapporto con i liberali l'uso della ghigliottina
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    CITAZIONE (Biodom 2 la vendetta @ 1/6/2020, 18:41) 
    Si, ma infatti. Quando pensi alla politica americana devi pensare che esiste la destra e la "più destra". La destra rappresenta la sinistra, la "più destra" la destra. Superficiale, senza dubbio, ma rende l'idea.

    Sai ritengo la sinistra americana più a destra della destra umana, tanto a destra che sembra quasi essere a sinistra

    (Ho finalmente capito come mettere il "mi piace" da quando sono state introdotte le faccine)
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    Evidentemente in America le cose le fanno al contrario; comunque non è un mistero che il Pd americano è comandato da petrolieri.
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    111...Gombloddo!!!111

    Gooomblooodooooo

    Gombloddo!

    Secondo voi l'affermazione anti complottista GGOMBBLODDDDOOOO è più simile a un insulto razzista imitando appunto il modo di parlare di origini africane secondo i luoghi comuni del razzismo oppure una allusione all'insulto "down" tipico dei ragazzini della terza media un po' bulli che sfottono chi non è abbastanza figo?

    E avete notato che i debunker più incalliti sono persone bianche, un po' di destra, benestanti e fissate con la "selezione dei più intelligenti"...

    (immagine deprecabile trovata in rete)
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    Ciao siberian
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    CITAZIONE (Text @ 31/5/2020, 14:48) 
    Quindi Berlusconi è di sinistra?

    Non ci sono forze politiche di sinistra in Italia da trent'anni almeno

    Comunque molti di sinistra sono andati a votare Berlusconi "presidente operaio" negli anni 90 quindi si un po' Berlusconi è di sinistra 😂
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    Non esistono gli incel liberali

    https://ilforumdegliincel.forumfree.it/m/?t=77675632
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    Il liberalismo è una corrente politica americana che è a sinistra solo in America ed è un connubio paradossale tra le piccole libertà individuali e la libertà del capitalismo di dettare legge e decidere la sorte dei popoli. Ma dato che viviamo in America e guardiamo la tv americana qui esiste anche il Partito Democratico, che come sapete non ha nessuna connessione ideologica con il senso della parola demos-crazia ma più on il termine oligarchia che è il sistema capitalista.
    Alla base del "liberalismo", abominio politico sensa nessuna base filosofica, c'è il "capitalismo" cioè la credenza che lasciando i nobili diventare imprenditori essi miracolosamente dovranno sottomettersi al bene comune perché "conviene" (in più di cento anni non è successo).

    Il libertarismo invece è quella visione del mondo che vede l'istituzione umana come un mezzo per raggiungere la libertà e l'auto determinazione.
    Si rifanno alla visione libertaria tutti gli anti capitalismi e anche il cristianesimo originale. Il libertarismo si oppone al libertinaggio imperialista moderno.
    Esattamente come i libertari francesi ai tempi della rivoluzione francese si opponevano al libertinaggio elitarista dei nobili francesi e di Luigi 14°

    La confusione massima è confondere il libertario con il liberalista che è un liberista(capitalista) che si finge di sinistra. Il libertarismo si OPPONE al liberalismo-capitalismo
    È le idee libertarie si oppongono alla vaginocrazia e alle false oppressioni
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    CITAZIONE (Deusfur @ 29/5/2020, 22:55) 
    CITAZIONE (Oblio_ @ 29/5/2020, 22:45) 
    Io però penso, che è che muove i fili di tutto ciò? Chi è il burattinaio? Mi faccio domande, anche se non trovo risposte certe. Mi chiedo quale sarà il futuro del mondo? E perché succede tutto ciò?

    non per forza c'è un burattinaio.
    ci può semplicemente una tendenza o insieme di tendenze (che è la spiegazione più attendibile).

    Però il fatto che ogni volta che parli di certi temi appare sempre qualcuno a gettare discredito il sospetto lo fa venire...
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    Questo ryder Troll, deve essere qualcuno che ci guadagna dal far apparire il forum come qualcosa di diverso rispetto a ciò che è realmente.
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    CITAZIONE
    Anche io però sono convinto che i trans moderni sono determinati dalla cultura moderna

    Bonobopower nelle civiltà più evolute dove vengono accettate le trans, non vi sono problemi a chiamarle con un nome che non sia né maschio né femmina.


    Biodom
    CITAZIONE
    dà il semaforo verde a qualunque idiozia. Ecco perché si è stravolto il principio di tutela delle minoranze e siamo giunti ad uno Stato sotto ricatto dalle minoranze

    è questo il punto, il discorso gender è solo un metodo per vincere la resistenza delle popolazioni alla sottomissione globalista atlantica.
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    CITAZIONE (Blue Phantom @ 29/5/2020, 05:29) 
    Dimostrata scientificamente?
    Certe teorie sono figlie di una società malsana. 200 anni fa esistevano trans? No? Chiedetevi il perché. In Afghanistan esistono? No, ed il motivo é lo stesso.
    Noi abbiamo una cosa in comune con i trans, la non accettazione del nostro aspetto. Però questa nostra non accettazione é dovuta alla società che ci circonda. D’Annunzio, negli anni 20, alto 1,63 ed agato era uno slayer. Aveva status, direte. Ma guardate oggi ad un Elon Musk, che si é fatto il trapianto o a Brad Pitt (il bello per eccellenza) che usa i rialzi.

    Mi dai l'occasione per esprimere il mio pensiero sulla trans sessualità, in India (quindi anche il moderno Afganistan) , indocina, Persia (Iran), ci sono sempre stati soprattutto uomini che si comportano da donne e donne che si comportano da uomini, è un indole. In indoccina è tutt'oggi tradizionale.
    A me fa piacere che ci siano le trans (o come cazzo si chiamano) e quando sono fatte bene sono anche più fighe delle femmine comunque non mi infastidiscono in sé. Mentre mi infastidiscono parecchio i fighetti con la macchina grossa e le galline ebeti nella macchina che vanno a 200 in paese di fianco alle case e tra i bambini che giocano, quella è un indecenza.
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    www.gaypost.it/ungheria-orban-legge-trans/amp

    Cioè se fossi gay non credo che mi preoccuperei più di tanto di questo fatto del genere di nascita.

    Questione 1: discriminazione di identità

    Questione 2: discriminazione del pensiero riguardante un identità

    Questione 3: politica.



    La questione 3 credo che sia l'essenza unica e vera della scelta del governo Orban cioè: quando accetti il pensiero gender accetti intrinsecamente un pacchetto di valori non elastici che finiranno necessariamente con il determinare che sono migliori quei paesi, come la Danimarca la Svezia, che hanno già applicato e inculcato ai bambini una ideologia fondata sulla dottrina gender, teoria per altro mai provata scientificamente. Uno stato sovrano non può entrare in un rapporto di sudditanza ideologica con paesi ricchi e potenti e dalla chiara tendenza egemone quali quelli del nord Europa. Questa scelta di Orban e del suo governo quindi è da vedere in chiave nazionalista.

    Qui si pone secondo me il problema ideologico se è più giusto garantire l'autonomia di uno stato sovrano o una vicinanza legislativa ai problemi che affliggono una minoranza? E qui arriviamo alla "Questione 1" la discriminazione a causa dell'identità avviene nel momento in cui per cauasa del pensiero comune e con fini di scherno qualcuno si prende la briga di insultare la persona che sopporta una disforia di identità, chiamandola non con il nome dell'identità a cui fa riferimento ma per l'identità che comunemente gli viene attribuita. In questo caso, la legge non andrebbe a migliorare lo stato di accettazione sociale del disforico ma andrebbe a tamponare un gap comunicativo tra le persone evitando in talune occasioni, situazioni di imbarazzo sociale. In altri casi la discriminazione viene comunemente intesa come negazione di diritti essenziali; ma questo è un discorso tendenzioso alla dottrina ideologica dato che la qualità dei diritti, cioè se più o meno essenziali, e la qualità delle discriminazioni sono soggette a interpretazione a seconda del punto di vista da cui la si vuole vedere: se quello del discriminante che può essere inconsapevole, consapevole, o si oppone alla concezione di tali diritti e interpretazione degli stessi facendo "obiezione di coscienza" ; o la si vuole vedere dal punto di vista del discriminato che seppur è eticamente condivisibile, praticamente crea il caos delle "vittime per comodo", delle "vittime delle vittime" e non si capisce più niente.

    E qui veniamo alla questione 2 e cioè la libertà di opporsi a una congettura sociale, (è una realtà più nostra che ungherese ma) è evidente che è una menata mentale nella logica del vittimismo contro il vittimismo della vittima. Mentre il punto della questione non è "chi è più cretino cioè chi se lo fa mettere più in culo vince un orsacchiotto".
    La logica sta nei valori che uno vuole o non vuole accettare: accettiamo di perdere tutti i valori che abbiamo sudato per migliaia di anni, come l' amicizia, la credibilità, il rispetto, l'onore, la famiglia...
    È per guadagnare cosa, una società senza generi, bambini che prendono ormoni per diventare bambine distruggendosi per sempre con il consenso della "medicina" del taglia e cuci?
    Una mitizzazione del corpo femmina, una demonizzazione del corpo maschio. Una caccia alle streghe contro gli oppressori inconsapevoli... Cari amici "gender fluid" O meglio "gender disphoric" che mi parlate di discriminazione, non inventiamo alibi del tipo che "non sappiamo noi altri" come ci si può sentire a essere discriminati, lo siete, ognuno in maniera diversa, tutti a questo mondo subiamo una forma di discriminazione, a volte senza poterlo raccontare, a volte riconosciuta da tutti e a ingrassare gli ingranaggi del nostro ego possiamo anche se vogliamo credere di "essere speciali".
    Può veramente un nome scritto su un pezzo di carta o un bit di dati sconfiggere l'ignoranza delle persone nei confronti del male?
1833 replies since 28/7/2019
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