Teoria dell'economia sessuale (in aggiornamento)

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  1. Deusfur
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    Parte Quarta


    Alla luce di queste prime considerazioni, possiamo affermare che questa teoria perviene all'elaborazione di alcune tesi.

    -Le donne hanno delle aspettative sugli uomini e cercano di ottimizzare la scelta (in altre parole, cercano il compagno ottimale, la migliore opzione possibile).
    -Il sesso è una risorsa rinnovabile, mentre la reputazione non lo è (la reputazione ha a che fare con il modo in cui una donna è percepita, più che con il modo in cui realmente agisce). La reputazione, in riferimento alla promiscuità, storicamente ha agito negativamente sul valore della donna, ma non su quello dell'uomo.

    Questo ultimo elemento è interessante, in quanto mostra un punto di intersezione tra questo modello teorico e le teorie femministe. Le teorie femministe infatti affermano che gli uomini cercano di soggiogare le donne, negando loro l'accesso alle risorse economiche. Aggiungono che ciò viene effettuato primariamente per un desiderio di dominio, secondariamente per ottenere l'accesso al sesso. Questo modello invece suggerisce che la condotta maschile (l'accesso alle opportunità economiche) è finalizzata a tenere basso il prezzo del sesso.
    Vi è quindi un punto di incontro (nel considerare il rapporto tra accesso alle risorse economiche e condotta femminile), ma questo modello, come già detto, indica che la natura di questo rapporto è ottenere l'accesso al sesso, non una volontà di sottomissione.

    Come si potrà immaginare, questo punto è fondamentale e per questo è necessario esaminare quali elementi lo supportano.
    Per ragioni di brevità, non verranno esaminati tutti gli elementi (tra ricerche sperimentali, statistiche, riflessioni) a supporto, ma solamente alcuni, che riportiamo di seguito:
    1) Lo squilibrio tra la struttura di genere della prostituzione: la quasi totalità dei clienti delle prostitute sono uomini, e la quasi totalità delle prostitute sono donne (per contraddire questo punto bisognerebbe trovare nella letteratura oggetto della ricerca esempi (di una entità analoga) di donne che pagano per ottenere sesso, ma sono inesistenti).
    2) Osservando le aree in cui lo scambio di denaro è mascherato, cioè non la prostituzione, ma piuttosto qualcosa di simile al matrimonio, è possibile rilevare anche qui vi è uno squilibro di genere (nel passaggio delle risorse economiche). Su questo punto è da rilevare che vi sono studi che mostrano come le donne che non hanno dei propri strumenti indipendenti di supporto finanziario siano meno inclini a rifiutare proposte o approcci sessuali da parte dei propri mariti.
    3) Un altro elemento sottoposto a osservazione è quello della considerazione dell'infedeltà coniugale (o relazionale). Osservando la considerazione storica e antropologica di questo fenomeno sembrerebbe trovare conferma l'idea che la sessualità femminile abbia un valore, mentre quella maschile non abbia alcun valore: con l'infedeltà femminile sembra che qualcosa di valore sia disperso, mentre, nei riguardi di quella maschile, sembra che nulla di valore sia dato via. Questo elemento sembra costante presso ogni cultura, dove l'infedeltà femminile è giudicata generalmente in maniera molto più aspra rispetto a quella maschile.
    4) Osservando gli elementi che caratterizzano il corteggiamento, possiamo notare che alcuni di essi sono marcati in maniera alquanto inequivocabile: l'aspettativa che gli uomini effettuino dei doni, paghino per le cene negli appuntamenti, diano una dichiarazione di volersi impegnare (o "di amore" in generale). Un altro elemento del rituale di corteggiamento che sembra supportare questa teoria è la correlazione tra il momento in cui si desidera avere un rapporto sessuale (nell'ambito di una relazione) e quello in cui ciò avviene; per le donne, la correlazione è molto alta: il rapporto sessuale avviene quando loro vogliono che avvenga; gli uomini invece, vorrebbero generalmente che il sesso inizi prima rispetto a quanto manifestano le donne (ricordo sempre che questi dati, quando non specificato diversamente, si riferiscono a comportamenti stabili nei gruppi umani: ciò che riguarda una particolare epoca storica, del passato o contemporanea, oppure uno specifico gruppo etnico, non viene negato; semplicemente, il riferimento è verso la generalità delle condotte, nella loro dimensione storica e geografica).
    5) Osservando le variazioni nella domanda e nell'offerta dove varia la quantità di partner per genere, si è notato che quando vi è una scarsità di donne, i valori culturali tendono a segnare lo scoraggiamento verso rapporti sessuali prematrimoniale ed extramatrimoniali.
    6) Osservando le attitudini sessuali, si è rilevato che negli uomini si manifesta una maggiore disponibilità verso rapporti sessuali casuali, a differenza delle donne. Per comprendere questo punto e non confonderlo con quello relativo ad una generica preferenza verso la promiscuità, è importante citare tutti quegli studi, anche di carattere sperimentale, in cui viene mostrato che mentre una percentuale elevatissima di uomini che ricevono proposte sessuali da sconosciute accetterà le proposte stesse, un numero bassissimo di donne, in alcuni casi lo zero percento, accetterà tali proposte da un numero casuale di uomini (è importante sottolineare il riferimento alla casualità del gruppo: non si tratta di verificare che con un modello anche le donne sono disposte ad accettare rapporti occasionali, ma di confrontare le risposte di donne e uomini in gruppi parimenti rappresentativi; nei link vi è il riferimento alle ricerche effettuate).
    7) Un altro elemento è la considerazione del sesso in una relazione come un "vantaggio", un incentivo nel dare vita alle relazioni stesse, considerazione riguardo al sesso che hanno espresso in prevalenza gli uomini rispetto alle donne. Gli uomini riportano che uno dei benefici maggiori che si possono ottenere dalle relazioni tra i due sessi è l'accesso potenziale ai rapporti sessuali. Le donne, nella lista dei benefici o vantaggi in riferimento alle relazioni tra i due sessi, non menzionano l'accesso al sesso (per verificare il modo in cui le domande sono state poste, fare riferimento ai link in descrizione).
    8) Un altro elemento preso in considerazione (ricordiamo che la lista non è esaustiva, né ha pretese di esserlo: sono stati presi in considerazioni solamente quegli elementi su cui vi era una disponibilità di studi e ricerche valutate più attendibili) è l'aggressività femminile. Gli uomini, come è noto, sono maggiormente coinvolti rispetto alle donne in scontri fisici. Tuttavia, degli scontri fisici si verificano anche tra donne. La differenza rispetto a quelli che si verificano tra uomini è che sono preceduti da commenti che riguardano la condotta sessuale (accuse di promiscuità) o l'attrattività. E' stato rilevato inoltre che le aggressioni femminili sono più comuni quando vi è una scarsa quantità di uomini.

    Edited by Deusfur - 26/3/2021, 00:13
     
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4 replies since 24/3/2021, 00:48   1766 views
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