LGBT, sedicente attivista maschile, fa apologia di stupro e danneggia noi tutti

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    Qualcuno ricorderà le uscite di qualcuno a favore del coito coercitivo e contro la paternità (una cosa segue l'altra). L'infelice (e diffamante per l'attivismo maschile) teoria del "coito coercitivo" fa scuola. Presso un LGBT che si picca di essere attivista maschile, anche se per esempio, attacca sistematicamente gli Incel come fanno le femministe. E infatti il suo blog ha la percentuale più alta di utenti donne di tutta l'androsfera, il cui principale interesse è di portare acqua al loro mulino senza la minima traccia di autocritica (che almeno il sottoscritto fa).
    Ecco le sue perle di saggezza:

    50rtk7



    Per i pochi che non capiscono l'identità tra coito coercitivo e stupro, il nostro si premura di spiegare:

    50rtrc



    Certe bizzarre pratiche sessuali svuotano il cervello e fomentano una tendenza a sparare fesserie, che però danneggiano tutto l'attivismo maschile. Non siete d'accordo? Leggete qui:

    50rwc0



    Ma il peggio sono le apologie di reato, di cui il nostro fornisce una pletora di esempi:

    50rv54



    Per i sofisti: l'asimmetria sessuale è considerata positivamente da noi uomini? Non mi pare proprio. Quindi dire (idee sue, ripeto) che l'asimmetria sessuale cessa con lo stupro equivale a fare apologia di quest'ultimo.
    Qui non servono spiegazioni:

    50rvik



    Ne ha pure per Mario Adinolfi, personaggio di cui non mi interesso ma che ha la grave colpa di opporsi all'agenda politica LGBT, l'unica cosa cui Lauder tiene veramente. Un bell'esempio di linguaggio violento che, indovinate il motivo, le femministe condoneranno:

    50rw3k



    Inutile dire che le scribacchine della 27a Ora taceranno, perché il suddetto appartiene a una categoria intoccabile. Mica come noi comuni uomini, esseri inferiori e bruti, Incel e MGTOW misogini.
    Chi ha ancora due neuroni accesi capisce al volo che il coito coercitivo è incompatibile con un'unione stabile, quindi con la paternità che prevede prole certa. Esattamente quel che vogliono le femministe, come provato qui:
    www.coscienzamaschile.com/index.ph...90.html#msg7090
    Ennesima dimostrazione dell'identità ideologica tra femminismo e ideologia LGBT.

    Temo che per alcuni uomini l'attivismo maschile consista nell'assicurare la facile soddisfazione di pulsioni, in rapporti occasionali. E' tutto quello che gli uomini hanno oggi da dire al mondo? Per dirla con Sciascia, è una domanda in cui mi sgomento, in cui mi smarrisco.

    Per chi avesse fretta, riassumo le semplici, evidenti ragioni per cui la delirante teoria del coito coercitivo (=stupro) è un clamoroso autogol per gli uomini e i diritti maschili:
    1. Distrugge la paternità e di conseguenza
    2. Distrugge qualsiasi forma di cultura e civiltà, che sono creazioni eminentemente maschili. L'uomo ha costruito grandiose civiltà, per questo nella femminista società dei consumi è attaccato ed abbrutito. La teoria del coito coercitivo e della paternità multipla (coi padri che si disinteressano della prole generata a casaccio e cresciuta solo dalle femmine, tipo repubblica delle amazzoni) è un insulto agli uomini
    3. E' un palese falso storico di matrice ottocentesca, che pretende che l'uomo sia vissuto per millenni in una condizione semi-bestiale quando i ritrovamenti archeologici descrivono civiltà estremamente complesse, incompatibili con australopitechi che copulano nelle savane, incuranti della loro prole
    4. E' un'apologia di reato che serve su un piatto d'argento argomenti diffamatori alle femministe rafforzando le loro false teorie che vogliono gli uomini potenziali stupratori da rieducare
    5. La "paternità multipla" associata a tale teoria coincide esattamente con le idee femministe, ampiamente provate e discusse in vari libri, come documentato in questo link:
    www.coscienzamaschile.com/index.ph...69.html#msg6869

    Una caratteristica maschile è la capacità di ragionare, intendo col cervello non con altre parti anatomiche. Ma abbiamo davvero a che fare con un uomo? La risposta è in questo altro post del nostro:

    50rpzb

     
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    Effettuare apologia dello stupro significa scrivere che il coito coercitivo non debba essere perseguito.
    Non ha scritto questo, nella maniera più assoluta.
    Ha solamente evidenziato che sono gli uomini, con le loro leggi, a punire (o premiare) certi comportamenti.
    Ora, considerando che gli uomini hanno un apparato riproduttivo che può provare piacere (funzionare) al di là di quello che prova la donna e la forza fisica per sottometterle, è agevole dedurre la distinzione tra ciò che è determinato da prassi e ciò che è determinato da regole.
    La scelta (sacrosanta) di punire certi comportamenti è un fatto umano, di quell'essere che ha la capacità di astrazione.

    Le femministe (molte di loro almeno) cercano di giustificare l'attuale ordine sociale tentando di dargli un fondamento biologico: <<in natura la donna detiene il potere sessuale e sceglie i "migliori ">>. No, in natura gli individui fisicamente più forti si prendono tutto ciò che vogliono: e i maschi si prendono le femmine. La nostra stessa biologia è appunto la testimonianza di questo (la superiore forza fisica, la passività della sessualità femminile e l'azione di quella penetrativa maschile, eccetera).
    Ora, siccome noi non siamo bestie (e soprattutto non siamo come le femministe), non cerchiamo in un presunto stato di natura ciò che è e che è può essere solamente dell'uomo, nella ineliminabilità della sua dimensione etica e relazionale.
     
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    Via, non nascondiamoci dietro a un dito. Queste belle parole lui non le dice affatto. Se leggi il post, dice che l'asimmetria sessuale, noto dilemma del maschio contemporaneo, prima non esisteva grazie al coito coercitivo che permetteva all'uomo di SCEGLIERE (maiuscole sue).
    Anzi è persino più esplicito: il potere sessuale femminile inizia con la proibizione del coito coercitivo. Secondo te, lui è favorevole al potere sessuale femminile dovuto (dice) alla proibizione dello stupro?
    Aggiunge: "Il sesso coercitivo è lo stupro prima che fosse proibito e lo hanno proibito gli uomini": non venirmi a dire che queste sono parole contro lo stupro, o anche solo neutre!
    Dice pure: "[Lo stupro] si poteva fare senza punizione alcuna" e: "Il potere sessuale femminile è una creazione 100% maschile ed è, è sempre stato e sempre sarà, difeso dalla stragrande maggioranza degli uomini."
    Se questi sono i suoi assurdi ragionamenti, e se come dici è contro lo stupro, vuoi sostenere che difende il potere sessuale femminile? E su...

    Edited by Forum Coscienza Maschile - 8/3/2021, 02:57
     
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    Sei tu che stai saltando alle conclusioni.
    Non mi va di impelagarmi in polemiche infinite, ma le tue conclusioni rispetto a quanto ha scritto sono assurde.
     
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    Sono i suoi ragionamenti ad essere assurdi, come la tua difesa, inspiegabile con un nemico dichiarato degli Incel.
    Secondo questo soggetto, il potere sessuale femminile deriva dalla proibizione dello stupro. Vero o no?
    Quindi in base alla sua assurda ipotesi, chi è contrario al potere sessuale femminile non può (logica elementare) essere contrario allo stupro.

    Mi meraviglio dei soggetti, anche laureati, che formulano o si bevono simili teorie bislacche (e storicamente false). Non possono che essere in malafede (lui no, non ci arriva proprio) perché anche con la licenza elementare appare evidente che con lo stupro legalizzato, va a farsi friggere la paternità e quindi la possibilità di una società complessa. Ve lo immaginate un mondo di maschi educati solo dalle madri? E' il nostro! E infatti (v. link sopra che lo prova, ma la realtà parla più dei libri) le femministe vogliono proprio questo: PADRI CASUALI che mantengono IN SOLIDO figli educati solo dalle madri! Altro che scelta maschile...

    Come si può arrivare a simili idiozie? Vivendo nella società femminista-arcobaleno dei CONSUMI, estremamente individualistica dove ai bisogni provvede una burocrazia-balia impersonale. Nella preistoria senza collaborazione tra i sessi non si SOPRAVVIVEVA, almeno come specie. Gli uomini potevano sopravvivere in branco per qualche tempo (come la mettiamo però con la competizione per le femmine?) ma non riprodursi: le donne da sole non potevano occuparsi dei figli e procacciarsi il cibo allo stesso tempo.
    La rovina della nostra società (e delle relazioni tra i sessi) è che non c'è più COLLABORAZIONE ma COMPETIZIONE.

    Nella società materna e nutritiva di oggi, l'unica preoccupazione degli uomini-massa (non qui credo) è scopare, cioè soddisfare le pulsioni primarie come un infante (l'adulto ha l'istinto sessuale ma il meccanismo è quello). E' una regressione pazzesca per il genere maschile, poi ci si lamenta che gli uomini non contano un cazzo. E' anche perché non esigono nulla da se stessi, né come persone né come genere.
    Troppi riducono l'attivismo maschile alla soddisfazione di bisogni elementari e vanno a ingrossare le fila di chi sa prenderli per le palle per fini contrari ai loro stessi interessi. Quelli compresi: perché ideologia arcobaleno, paternità (alfa) multipla, utero artificiale ecc. condanneranno una massa sempre più grande di uomini all'irrilevanza, senza relazioni e senza sesso, come sta già palesemente avvenendo.

    Edited by Forum Coscienza Maschile - 8/3/2021, 03:46
     
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    Discorso affrontato più e più volte all'interno del forum. Io non ho mai capito il perché ogni qualvolta si parla di asimmetria nel potere sessuale, si tira sempre in ballo il discorso meramente biologico. Il fatto che una cosa sia naturale, non vuol dire che sia una cosa etica.

    Non è etico lo stupro perché lede la libertà del singolo, mi sento anche stupido a specificarlo. Ma secondo me non è nemmeno così tanto etica una discriminazione estetica di tipo eugenetico. Dove se sei troppo basso, se non hai un viso conforme ai canoni estetici attuali, se non hai una posizione sociale di un certo spessore ecc... allora non verrai mai e poi mai considerato; non riuscirai a far vedere quanto vali come uomo e come persona. Entrambe le cose, seppur in modi diversi nella sostanza, non differiscono poi così tanto da un punto di vista della forma. Entrambe le cose fanno parte della natura, entrambe le cose non sono etiche. Il problema è che se la prima è evidente e facilmente riconoscibile, la seconda è più subdola: subcutanea, infida, più difficile da riscontrare, però c'è ed è innegabile (basta farsi qualche giro su Tinder e vedere le descrizioni di molte ragazze).

    Ora secondo me l'errore che fai è mettere le due cose in una dicotomia: se sei contro l'asimmetria sessuale, devi essere NECESSARIAMENTE favorevole al coito coercitivo. Non è vero, non è vero assolutamente. Una società civilmente e culturalmente evoluta, non ha bisogno di ricorrere alla violazione dei diritti umani per livellare il potere sessuale. Basta educare il singolo ai valori intrinseci dell'essere umano, piuttosto che ai piaceri materialistici ed edonistici. Una donna (ed anche un uomo) che, fin da bambina, riceve un'educazione improntata sul far capire quanto siano importanti alcuni valori (come la famiglia, la cooperazione tra uomo e donna, il valore della propria sessualità), avrà a mio parere un approccio molto diverso con l'altro sesso da quello che possiamo vedere oggi.
     
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    CITAZIONE (Vicious_ @ 8/3/2021, 12:47) 
    Ora secondo me l'errore che fai è mettere le due cose in una dicotomia: se sei contro l'asimmetria sessuale, devi essere NECESSARIAMENTE favorevole al coito coercitivo.

    Veramente è l'errore che fa lui. Il mio post dice appunto questo. Concordo quindi pienamente col fatto che l'asimmetria sessuale non si risolve col "coito coercitivo" che poi è un falso storico clamoroso, non è vero che le società arcaiche erano organizzate così. E' molto grave, non tanto che scoppiati come Lauder, ma addirittura accademici propongano questa assurda teoria di un'umanità basata per millenni sul coito coercitivo, quando è sotto i nostri occhi che l'assenza di figura paterna causa danni incalcolabili.
    E' lo svilimento della missione paterna e di quel giusto riconoscimento, dei valori della responsabilità attraverso il discernimento tra giusto e sbagliato a causare lo smarrimento di questi tempi.

    Secondo me neanche l'asimmetria sessuale è così naturale. E' il prodotto della società dei consumi e dei media, che:
    1. Propongono modelli maschili che neppure esistono nella realtà (non esistono uomini che siano contemporaneamente belli, eroici e intelligenti come i personaggi dei film) ma che le donne considerano autentici scambiando facilmente realtà con fantasia cinematografica. Mi diceva la dott.ssa De Mari che non solo gli attori sono lo 0,001% esteticamente superiore, ma che sono ritratti in situazioni artificiali, con dialoghi scritti da altri, quindi i personaggi di cui le donne si innamorano davvero, arrivando a credere di poter avere una storia reale con loro (fonte: prof. Francesco Alberoni e mia personale esperienza) sono assolutamente inesistenti.
    2. Danno alle donne l'illusione di poter accedere al 5% "superiore" degli uomini, quando in realtà sono relazioni solo temporanee e consumistiche.
    C'è poi una tendenza molto diffusa delle donne a cercarsi "mascalzoni", nel senso più vario del termine (dagli sciupafemmine fino a veri e propri delinquenti anche violenti, come leggiamo spesso nelle cronache) e questo non è un parere "misogino", lo dice nientemeno che la prof.ssa Helen Smith nel suo ottimo Men On Strike, dopo una seria ricerca accademica effettuata su un vasto campione di donne. La prof.ssa Smith ha anche intervistato centinaia di uomini e letto altrettanti siti maschili, non per scrivere pezzi improntati a ignoranza e livore ideologico, ma per comprendere cosa sta succedendo nella società. E ne ha concluso che gli uomini, a causa di sperequazioni e discriminazioni, stanno abbandonando la nave, cioè matrimonio e lavori produttivi, con danno incalcolabile per l'intera società, donne incluse.

    Edited by Forum Coscienza Maschile - 8/3/2021, 14:49
     
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    Si esatto. L'errore secondo me è quello di pensare che ciò a cui stiamo assistendo sia un risultato della libertà individuale, ma dietro c'è tutto un condizionamento di tipo sociale, mediatico e culturale, che spinge l'individuo alla deresponsabilizzazione, all'edonismo e alla soddisfazione di istinti tanto travolgenti quanto fugaci.

    Secondo me è da qui che si dovrebbe ripartire. L'uomo dovrebbe imparare a dare valore alle donne con la testa sulle spalle; non dovrebbe quindi farsi manipolare dalla prima squinzia di turno. Così come la donna dovrebbe imparare a capire che un uomo intelligente, sensibile, colto, capace di fare progetti a lungo termine e di impegnarsi seriamente in qualcosa, potrebbe renderla più felice del belloccio tamarro che alla prima sborrata, la molla lì sola come un cane.
     
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    Una femmina in natura di una specie dimorfica al pari della nostra deve
    -procurarsi il cibo per lei e la sua prole, cacciando e raccogliendo quello che può
    -difendersi dai predatori e difendere dai predatori i suoi cuccioli
    -difendere i suoi cuccioli dall'infanticidio di altri maschi che vogliono riprodursi con lei
    Tutto questo per un periodo prolungato data l'inettitudine protratta dei cuccioli della nostra specie. Quando si accoppia con una maschio vincitore deve farselo andare bene dato che gli altri maschi che potevano piacerle sono stati estromessi con la forza dal maschio vincitore, se non le piace per niente deve dissuaderlo con la forza a non accoppiarsi con lei aggredendolo. A volte ci riesce a volte no e deve cedere. Il coito coercitivo non è sempre praticabile dal maschio, una leonessa seppur più piccola può tranquillamente​ uccidere un maschio più grande di lei. Non guardiamo all'uomo moderno completamente inibito dal punto di vista dell'aggressività. In condizioni naturali una femmina di scimpanzé infastidita può sferrare attacchi mortali mordendo, una donna moderna se forzata oltre che urlare e opporre una tiepida resistenza non fa, probabilmente 180000 anni fa avrebbe sicuramente morso alla giugulare il corteggiatore indesiderato. Insomma il coito coercitivo non è facile da praticare, inoltre l'erezione dell'uomo è essenzialmente vascolare mancando sia l'osso penieno, sia la capacità volontaria di provocarsi l'erezione attraverso una contrazione muscolare striata, quindi è molto difficile praticare il coito coercitivo con una femmina che in natura è abituata a lottare ad attaccare per uccidere, non è facile. Bisogna sempre ricordare perché vedo che si cade sempre su questo punto che la monogamia è la strategia sessuale naturale della nostra specie al pari di tutte le altre specie in cui l'investimento parentale è particolarmente oneroso. Qua si sta facendo passare la monogamia come qualcosa di indesiderato per la donna e imposta a forza dal patriarcato. Niente di più sbagliato, la monogamia avvantaggia primariamente la donna che non vede praticamente ridurre la sua fitness riproduttiva, mentre svantaggia l'uomo che riduce considerevolmente la sua potenziale fitness riproduttiva. Tant'è che sono i maschi a competere per il gruppo di femmine e non il contrario, alla femmina non interessa granché se ha a disposizione 20 maschi o uno, se ne ha 20 selezionerà perché non le servono tutti, altrimenti si farà andare bene quello unico a disposizione, è il maschio a essere competitivo non la femmina che è tendenzialmente passiva. Quindi la monogamia rappresenta soltanto un vantaggio per la donna che si sgrava dall'onere di provvedere unicamente lei al sostentamento dei cuccioli e evita di doverli difendere dall'infanticidio del maschio alpha neoeletto diciamo e non riduce di un millesimo la sua capacità riproduttiva. Il maschio di contro ottiene accoppiamenti sicuri e il fatto di non dover tutte le volte competere con gli altri maschi rinunciando xò alla sua capacità riproduttiva.
     
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    Nei camosci ad esempio molti maschi alpha ci rimettono le penne a seguito dell'accoppiamento. Questo perché le lotte tra maschi sono molto cruente se le fanno di santa ragione per ore e ore ferendosi a volte gravemente, il maschio vincitore che per tutta la giornata ha preso cornate dagli altri maschi deve sperare che la femmina sia accondiscendente e che nn gli dia il resto e visto che è riposata a differenza sua l'esito della lotta non è scontato. A volte dopo aver preso altre cornate dalla femmina infastidita che dopo finalmente si concede è talmente tanto stanco che trova subito dopo la morte da parte di un lupo che stava lì appostato e non aspettava altro di trovare una maschio stremato dall'accoppiamento per farsi una bella cenetta, questo è l'accoppiamento in natura, certo da non invidiare sicuramente.
     
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    Le femministe più agguerrite sono contrarie alla monogamia, perché ritengono più vantaggiosa una paternità di gruppo, in cui (sono loro a dirlo) possono essere mantenute da più uomini e naturalmente accoppiarsi con i famosi alfa che possono cambiare a piacimento, anziché dover convivere con un normaloide per tutta la vita.
    Prove inconfutabili qui: www.coscienzamaschile.com/index.ph...90.html#msg7090
    Non ho mai detto che la monogamia sia "naturale", vantaggiosa o svantaggiosa per l'uno o l'altro sesso. Non vedo i rapporti di coppia come un "vantaggio" dell'uno sull'altro, nell'ottica antagonistica-competitiva di oggi. Le società che funzionano sono improntate alla collaborazione, non alla competizione.
    La monogamia è da sempre la scelta della quasi totalità del genere umano, in tutte le culture perché evidentemente è il modello sociale che dà i risultati migliori e garantisce che praticamente ogni uomo abbia una compagna stabile. C'è chi sostiene che la monogamia sia frutto di un complotto millenario femminile ma sono teorie talmente assurde che non le commento neppure.
    La poligamia privilegia gli alfa, ma tende a scomparire perfino nei Paesi islamici (i mormoni e i cinesi l'hanno abolita da tempo). La poliandria è contro natura (non c'è paternità certa).
     
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    CITAZIONE (Braccobaldo 88 @ 8/3/2021, 16:02) 
    Nei camosci ad esempio molti maschi alpha ci rimettono le penne a seguito dell'accoppiamento. Questo perché le lotte tra maschi sono molto cruente se le fanno di santa ragione per ore e ore ferendosi a volte gravemente, il maschio vincitore che per tutta la giornata ha preso cornate dagli altri maschi deve sperare che la femmina sia accondiscendente e che nn gli dia il resto e visto che è riposata a differenza sua l'esito della lotta non è scontato. A volte dopo aver preso altre cornate dalla femmina infastidita che dopo finalmente si concede è talmente tanto stanco che trova subito dopo la morte da parte di un lupo che stava lì appostato e non aspettava altro di trovare una maschio stremato dall'accoppiamento per farsi una bella cenetta, questo è l'accoppiamento in natura, certo da non invidiare sicuramente.

    Ci saranno molti camosci incel
     
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    CITAZIONE (Braccobaldo 88 @ 8/3/2021, 15:48) 
    Una femmina in natura di una specie dimorfica al pari della nostra deve
    -procurarsi il cibo per lei e la sua prole, cacciando e raccogliendo quello che può
    -difendersi dai predatori e difendere dai predatori i suoi cuccioli
    -difendere i suoi cuccioli dall'infanticidio di altri maschi che vogliono riprodursi con lei
    Tutto questo per un periodo prolungato data l'inettitudine protratta dei cuccioli della nostra specie. Quando si accoppia con una maschio vincitore deve farselo andare bene dato che gli altri maschi che potevano piacerle sono stati estromessi con la forza dal maschio vincitore, se non le piace per niente deve dissuaderlo con la forza a non accoppiarsi con lei aggredendolo. A volte ci riesce a volte no e deve cedere. Il coito coercitivo non è sempre praticabile dal maschio, una leonessa seppur più piccola può tranquillamente​ uccidere un maschio più grande di lei. Non guardiamo all'uomo moderno completamente inibito dal punto di vista dell'aggressività. In condizioni naturali una femmina di scimpanzé infastidita può sferrare attacchi mortali mordendo, una donna moderna se forzata oltre che urlare e opporre una tiepida resistenza non fa, probabilmente 180000 anni fa avrebbe sicuramente morso alla giugulare il corteggiatore indesiderato. Insomma il coito coercitivo non è facile da praticare, inoltre l'erezione dell'uomo è essenzialmente vascolare mancando sia l'osso penieno, sia la capacità volontaria di provocarsi l'erezione attraverso una contrazione muscolare striata, quindi è molto difficile praticare il coito coercitivo con una femmina che in natura è abituata a lottare ad attaccare per uccidere, non è facile. Bisogna sempre ricordare perché vedo che si cade sempre su questo punto che la monogamia è la strategia sessuale naturale della nostra specie al pari di tutte le altre specie in cui l'investimento parentale è particolarmente oneroso. Qua si sta facendo passare la monogamia come qualcosa di indesiderato per la donna e imposta a forza dal patriarcato. Niente di più sbagliato, la monogamia avvantaggia primariamente la donna che non vede praticamente ridurre la sua fitness riproduttiva, mentre svantaggia l'uomo che riduce considerevolmente la sua potenziale fitness riproduttiva. Tant'è che sono i maschi a competere per il gruppo di femmine e non il contrario, alla femmina non interessa granché se ha a disposizione 20 maschi o uno, se ne ha 20 selezionerà perché non le servono tutti, altrimenti si farà andare bene quello unico a disposizione, è il maschio a essere competitivo non la femmina che è tendenzialmente passiva. Quindi la monogamia rappresenta soltanto un vantaggio per la donna che si sgrava dall'onere di provvedere unicamente lei al sostentamento dei cuccioli e evita di doverli difendere dall'infanticidio del maschio alpha neoeletto diciamo e non riduce di un millesimo la sua capacità riproduttiva. Il maschio di contro ottiene accoppiamenti sicuri e il fatto di non dover tutte le volte competere con gli altri maschi rinunciando xò alla sua capacità riproduttiva.

    Avevo letto qualcosa sul fatto che gli accoppiamenti per centinaia di migliaia di anni sono avvenuti da tergo, di qui l'attrazione maschile per il culo femminile e che le tette si sarebbero sviluppate anche per "imitare" l'attrazione suscitata dalle natiche.
    Su questi due elementi, hai qualche informazione?
     
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    Le tette derivano dalla necessità di allattare e quindi un ipersviluppo della ghiandola mammaria è richiesta per scopi funzionali, non l'ho mai sentito sto fatto di riprodurre le natiche.
     
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