Il Forum degli Incel

Votes taken by Deusfur

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    Minerva mentre legge i commenti di Elisa.

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    oh, brava Elisa.
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    questo non sa neanche la differenza tra soffiarsi il naso e farsi una sega. Si definisce anarchico ma non comprende la dicotomia dominanti/dominati. Questa lettera sembra scritta da uno che più cattivo ha qualche distiurbo cognitivo (lieve). Mi ci gioco qualsiasi cosa che l'autore abbia qualche diagnosi di disturbo dell'apprendimento o altro.
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    secondo me i social li dobbiamo sfruttare a nostro vantaggio, ovvero straniere. E anziché comprarsi la macchina nuova (è un esempio), viaggio all'estero.
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    CITAZIONE (Rosalinda. @ 29/4/2024, 13:58) 
    CITAZIONE (Deusfur @ 24/4/2024, 19:45) 

    Considerando che in medicina d'urgenza e nel ruolo di primario di reparto lavorano principalmente gli uomini non mi stupisco del fatto che le donne abbiano statistiche migliori: lavorando in condizioni di rischio ridotto (in svizzera pure in chirurgia la maggior parte degli operatori sono uomini) è ovvio che risulterà più sicuro andare da un medico donna, ma solo per il semplice fatto che STATISTICAMENTE se ti cura un medico donna hai una cosa meno grave

    le utentesse dovrebbero prendere esempio da te.
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    ma insomma, che le utentesse abbiano gusti anche solamente estetici diversi dalla generalità delle donne è tutto da dimostrare. Ogni caso andrebbe visto a sé, ma a me sembra che proprio sull'altezza ragionino come tutte le altre. Poi magari evitano di offendere troppo su questa cosa (nel senso che alcune non offendono per niente, altre un poco, altre in passato lo hanno fatto in maniera pesantissima), ma questo è un altro discorso.
    Sul discorso dei social, io penso questo, che hanno aumentato il grado di conformismo, Cerco di spiegarmi. Già quando io andavo al liceo (parliamo quindi del 96) c'era questa cosa che le mie compagne facevano la competizione tra le caratteristiche dei propri ragazzi, anche dalle foto (internet non era diffuso e neanche i pc, quindi le classiche foto cartacee sul diario), con commenti del tipo "il mio è più alto", "il mio è più ricco", "il mio è più bello", "il mio è amico degli spacciatori", eccetera eccetera. Con l'avvento dei social questa cosa si è moltiplicata per mille, per cui possibilemnte tante ragazze vogliono mostrare la foto con quello che le amiche possono invidiare (che poi è un modo per essere accettate). E nella mia esperienza, tanto più sono "sfigate", tanto più vorrebbero vedere che loro ce l'hanno fatto, quindi mostrando che hanno un ragazzo che è proprio conforme al 100% ai canoni più desiderati e diffusi (quindi alto, con stazza, mascellone, in divisa o comunque violento, etc oppure ricco).
    Quindi la statura come sappiamo è un elemento oggettivo che compone la bellezza e l'attrazione, ma poi c'è un conformismo su certi modelli estetici e questo in Italia e nel meridione si traduce concretamente in una preferenza diffusissima e diretta verso quelle caratteristiche che ho detto (quindi sfigato io e quelli come me ad essere nato in Italia e in questo momento storico: se mio padre si fosse trasferito in qualche paese del sud-est asiatico o dell'america latina, quando ero un poppante, avrei avuto vita facile).
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    Come era? Ama il prossimo tuo come te stesso? Non mentire? Non giudicare se non vuoi essere giudicato?
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    Minerva dovrebbe leggere e imparare (anche Hakuna).
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    non lo so, in Francia c'è troppo freddo per me e pure quello è un paese femminista. Potrei vivere in un paese di merda solamente se fossi un magnaccione pieno di soldi che non deve fare un cazzo. Se devo essere un disgraziato, preferisco esserlo in un paese che mi rispetta (e quindi non femminista e non allineato al blocco culturale anglo-americano ed europeo).
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    Ho letto il breve scambio sull'altro forum e come al solito Roberta scrive qualcosa, ma non risponde. Incolla sempre le stesse frasi, al di là dei contenuti e delle riflessioni proposte dall'interlocutore. Interagire con lei è completamente inutile, perché non legge, non ascolta. niente di niente. Un bot riesce a dare risposte più coerenti.
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    da notare come passano a "storie come quelli di Luana D'Orazio" a "1528 persone more sul lavoro"; non uomini, persone.
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    non è ai livelli dell'indottrinamento femminista, ma guarda che c'è. Se vuoi ti mando una mail che contiene dei documenti con delle linee guida per le scuole che sono terrificanti. Io ho una cuginetta di 12 anni che ha detto di essere lesbica (e al 99% non lo è) ed a scuola hanno avallato questa cosa, in diverse classi di ragazzini che conosco ci sono ragazzini (sempre sui 12 anni) che hanno detto questa cosa del cambio di genere, facendosi chiamare in un'altra maniera e tutti l'hanno seguita e assecondata (dove non bisogna essere Einstesin per capire che questi ragazzini sono troppo giovani per capire quello di cui stanno parlando). Poi queste linee delle scuole che dicono che gli uomini hanno costretto le donne ad essere eterosessuali e gli uomini ad essere eterosessuali, e che è meglio fare una scelta verso altri "generi", perché la scienza ha dimostrato che esitono tantissmi generi, sono tutti intriso di femminismo e odio contro gli uomini, in un modo o in un altro.
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    CITAZIONE (EricLauder @ 28/4/2024, 20:34) 
    Non so, ma la mia ex moglie diceva che io sono metà fine intellettuale che vive molto al di sopra delle cose mondane e per metà cavernicolo che mangia il cervo crudo e ancora vivo.

    Quindi suppongo metà asessuato e metà ibrido Mercurio-Marte, praticamente uguale a una donna ma con il gap tra i due stati elevato al cubo.

    non ho capito.
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    CITAZIONE (EricLauder @ 28/4/2024, 18:47) 

    eric perdonami, ma non è così. Bisogna tenere conto di tante variaibli, soprattutto nella comunicazioniùe che avviene attraverso le nuove tecnologie. Un personaggio politico vuole lanciare un messaggio, cercare consenso verso una tesi che condivide o semplicemente attirare l'attenzione (o un po' di tutte queste cose insieme) ed utilizza un grafico senza rendersi conto che quel grafico è un meme. Bene, ma il punto in questo caso non è il grafico o lo studio, ma il merito delle sue affermazioni. Quali sono? C'è più solitduine maschile e dipende dalla diffusione della pornografia (e poi aggiunge un'altra cosa, ma non è importante).
    Ora, concentriamoci sulla prima: è vero che c'è una maggiore difficoltà per gli uomini nelle relazioni e in generale nella società? Mi sembra di sì e per questo quel grafico viene preso per buono. Nessuno lo ha letto semplicement perché l'affermazione che lo accompagna, quella che dovrebbe sostenere, è vera. Fino a qui mi segui?
    Poi c'è il resto, la sua consideraizone sulla pornografia quale causa della solitudine maschile o quello che è. Qui, anche leggendo i commenti nella sua pagina, nessuno (non posso aver letto tutti i commenti, ma me ne sono balzati agli occhi tantissimi di critica feroce) è d'accordo, anche tra i suoi sostenitori (quindi tra l'elettorato cattolico). Ed ovviamente nessuno è d'accordo neanche in questo forum.
    Quindi quale è il tuo problema? Perchè come tutti non concentri i tuoi sforzi nello smontare le sue affermazioni anziché concentrarti sul grafico e d a dove lo ha preso? Che poi lo sai che con le stastiche quasi sempre possono farsi tutti i magheggi che si vogliono, quindi non è quello il punto.
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    Con questa sintesi ignori totalmente il contenuto di quel testo. Te ne incollo solamente una parte:

    Secondo le tesi femministe quindi -alle quali i fatti di violenza interessano solamente quando colpiscono delle donne- i comportamenti violenti messi in atto da certi uomini (quanti statisticamente?) sarebbero il prodotto di un privilegio che gli uomini detengono nella società rispetto alle donne e che li porta ad essere violenti innanzitutto contro le donne e solo raramente contro altri uomini.
    Dietro un uomo violento quindi, secondo questa tesi, mai ci può essere una preferenza femminile, mai.
    E se c’è si tratta di “donne vittime” o di “patriarcato interiorizzato”.

    Del resto non è difficile immaginare come si sarebbe scatenata la propaganda femminista se, anziché ad essere ucciso fosse stato un uomo, la vittima di violenza fosse stata una donna, magari la stessa fidanzata.
    Ci sarebbe stata la solita prosopopea della ragazza bella e intelligente, impegnata nel sociale, la cui vita è stata spezzata da un uomo violento che, imbevuto di mascolinità tossica e cultura patriarcale, l’avrebbe distrutta.
    Questo tipo di considerazioni ci conduce verso una domanda: le donne, sono costrette a frequentare certi uomini o operano una libera scelta?
    Tolte le realtà del sottoproletariato, diventa difficile ipotizzare l’impossibilità di scelta, soprattutto per una ragazza che appartiene (come in questo caso) alle fasce d’oro della società.
    Silvia quindi, ha scelto Gabriel Bianchi.
    Fatti di Silvia, si dirà.
    Certo, se non fosse che tutto il dibattitto sui temi di genere è improntato ad una narrazione che vede la categoria “a”, gli uomini, come privilegiati, violenti e oppressori. La categoria “b”, le donne, come vittime: sempre e comunque.
    Con questo alibi, ogni singolo fatto di violenza che accade nel mondo viene ricondotto agli uomini tutti come categoria, alla fantomatica cultura patriarcale.
    Alla luce della propugnazione di questa tesi (che ormai fa parte dell’ideologia dominante ed è “la tesi”), è necessario fare un po’ di luce su alcuni fatti, in particolare sul fatto che:
    Accettando in pieno la definizione di mascolinista tossico, che statistica ricaviamo? Quanti sono gli uomini violenti e possono essere questi rappresentativi di un intero genere?
    • Le donne oggi sono costrette nella manifestazione delle proprie preferenze oppure possono scegliere in autonomia chi frequentare?
    • Che natura hanno queste preferenze? Gli uomini violenti vengono isolati dalle donne?
    • L’ostentazione della fisicità, storicamente e culturalmente, appartiene più al maschile o al femminile?


    Per contestare il concetto e la nozione di mascolinità tossica, devo per forza dire che -stante le premesse del femminismo e della narrazione dominante- semmai sarebbe più corretto parlare di una femminilità tossica.
    Sennò si ricade in una categoria affine a quella creata da Connell, chiamata come "femminilità complice". Ma questo (usare una espressione simile) significa convalidare tutta la narrazione sulla mascolinità egemonica e tossica, che è appunto quella creata da Connell (forse citando Bliss, ma è irrilevante). Io questa tesi la contesto: per me non è vero che le donne sono oppresse, non hanno libertà di scelta, non sono libere di esprimere le proprie preferenze.
6167 replies since 20/1/2018
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